“C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo”
Questo il titolo di una romanzo definito egocentrico, disordinato, eclettico, rabbioso. L’autore Efraim Medina Reyes è uno scrittore colombiano, giornalista, drammaturgo, sceneggiatore, regista, musicista e chi più ne ha più ne metta!
Il titolo sembra assurdo, ma quanti di noi non hanno ammazzato qualche amore nella loro vita?
“Non sono sempre stato buono con lei, anzi, di solito ero un figlio di puttana. La amavo tanto, e non sapevo cosa fare. Invece di darle ciò che sentivo, di colmarla di quell’amore aspro, me lo inghiottivo. E’ una cosa che non riesco ancora a capire: il suo amore mi arrivava senza problemi, il mio invece non fluiva verso di lei. Credo che il suo amore reprimesse il mio. Lei e il suo amore formavano una sostanza densa in cui il mio amore ed io rimanevamo impantanati, allora diventavo una furia e lei non riusciva a capirlo. L’ho trattata male molte volte perché ero disperato ma l’amavo più della mia stessa vita e quando se n’è andata la mia vita si è spenta.”
Al nostro eroe (non Rep il protagonista del libro) probabilmente non gli si è mai spento nulla, ma purtroppo neanche acceso.
Lei e il suo amore formavano una sostanza densa
Anche se spesso, troppo spesso questo paragrafo mi è girato nella mente “Lei e il suo amore formavano una sostanza densa in cui il mio amore ed io rimanevamo impantanati..” A volte penso sia proprio così. Il suo “mi vuoi rovinare la vita” strillato in faccia (ops scusate, per telefono, lungi da lui fare un confronto occhi negli occhi) me lo ha confermato. In ogni caso per lui ero un problema.
Sono sempre più convinta di ciò. Ma quando si è convinti che l’altro ci ami, ma non riesce ad esprimerlo è molto pericoloso! Estremamente.
C’è la scuola di pensiero per cui “se ti ama ti viene a prendere” e tendenzialmente è così. Ma poi ci sono i rapporto patologici. Esistono.
Essere convinte che un uomo Ci ami ma non sa come fare per esprimere il proprio amore è, ripeto, estremamente pericoloso!
Si continuano ad accettare atteggiamenti, situazioni, parole e pensieri che non sono giustificabili con nulla.
Molti uomini, se amano vanno e si “prendono la persona amata” (mai modo di dire fu più brutto, ma rende bene l’idea). Altrettanti no e i motivi possono essere due:
- non amano veramente
- non sanno amare, non ameranno mai.
In ogni caso, non può e non deve essere un nostro problema. Quindi rimaniamo alla scuola di pensiero che “se ti ama ti viene a prendere” che detta meglio è se ti ama te lo dimostra, fa delle cose per te e non rischia di perderti.
Nessuno di noi deve curare l’altro o insegnargli ad amare. Se ci riesce buon per lui, se non ci riesce tutto sommato, buon per noi! Lì fuori ci sono uomini anche veri. Arriverà il nostro.
Ogni tanto il Nostro Mister Hero era lucido e mi diceva, ah no! Sorry! Mi scriveva la verità
“…piccole dettaglio se fossi stato innamorato ti avrei voluto vedere credimi”
E sarebbe stato credibile, se non fosse che poi il giorno dopo ci vedevamo, ecco la sostanza densa di cui sopra la creava lui, ma non era amore no. Mi ha trascinato per anni in questa sostanza densa creata però non dall’amore, ma di suoi disturbi psicologici, dal suo essere infantile, dal suo essere disonesto.
Quindi sveglia!
Nessuno che incontra l’amore decide poi di ammazzarlo!
- C’era una volta l’amore, ma ho dovuto ammazzarlo. Efraim Medina Reyes – Feltrinelli, 2013