Le faccine come strumento per evitare fregature
A volte le persone non comprendono del tutto le conseguenze delle loro azioni. Fanno delle cose, forse anche in buona fede, senza sapere che potrebbero ferire gli altri. Quando si è in buona fede è quasi impossibile prevederlo, ma con qualche accorgimento in più si può abbassare il rischio.
Vi parlo in particolar modo dei tipi faccine-sorrisetto. (ndr. La faccina-sorrisetto è quella con il sorriso appena accennato, gli occhi a formare una curvetta verso il basso, le guance leggermente rosate e non ha le sopracciglia).
I tipi faccine-sorrisetto appaiono buoni, corretti, hanno degli ideali. Non lasciano quasi mai due spunte blu senza risposta. E se lo fanno è per distrazione o perché vanno di corsa. Difficilmente risponderanno con un pollicione. Perché loro sono, o meglio, loro devono risultare buoni. Corretti. Irreprensibili.
I tipi faccine-sorrisetto quindi sulla carta sono migliori dei tipi pollicione che di base sono i famosi stronzi di cui ci innamoriamo e che ci fanno soffrire. Abbiamo purtroppo già accennato a loro in passato.
Molti infatti ritengono che sia il pollicione la peggiore delle faccine con cui qualcuno può rispondere. Ma il pollicione ha la sua identità. A Roma è un “sì, ok, perfetto…mo’ ciao però”. Certo, il pollicione sicuramente ti fa rosicare, soprattutto se volevi continuare a “parlare”, ma ha una sua dignità e precisa collocazione e connotazione nella conversazione.
La faccina-sorrisetto, aggiungerei scusate, del cazzo, invece no, non è felice e non è arrabbiata. Un sentimento “smorto” che sta lì, in bilico, senza sapere dove andare, tra un dico e un non so che dire, non so che sentimento esprimere. Non prende una decisione. Non c’è presa di posizione.
Le faccine-sorrisetto non sono sincere, non sono vere, non esprimono sentimenti chiari. Non ridono, ma neanche piangono.
E attenzione a non confonderla con quella con le guance più rosse, perché lei è evidente che è timida, è un sorrisetto tra il compiaciuto e l’imbarazzo galante.
La nostra accusata invece è subdola e ricorda un po’ i sorrisini falsi o di circostanza delle persone. Ad esempio, viene utilizzata anche per dirti quanto esprime il pollicione, ma sono vuole risultare più educata. Ma dillo chiaramente “ciaoo, accannameee”, è più gradito.
Le faccine-sorrisetto sono quindi un sintomo, un’esternazione inconscia dell’esserci e non esserci dei tipi in oggetto.
Quando le vedo mi irrito e rimango con un sopracciglio crucciato e un lato della bocca leggermente arricciato (poi uno si chiede perché ha le rughe). Il mio viso si contorce insieme a quello che provo.
Ho incontrato un tipo faccina-sorrisetto. Dovevo capire tutto subito, dall’utilizzo sfacciato che ne faceva. Invece no, gli ho voluto dare una possibilità. Ed eccoci qui a riprendere quanto detto all’inizio. Le persone proprio non si rendono conto di quanto possano ferire gli altri.
Basta poco. Un video con una persona che non conosci in un luogo che conosci e si capisce tutto.
Sono scema io. Lo so. Scema per la maggior parte delle persone, ma non per me. Ed ora mi ritengo fortunata a non essermi impelagata troppo (forse) con chi usa queste facce. Mi avrebbe solo fatto soffrire.
Mentre per lui sarei stata solo una tappabuchi, un diversivo. Per me invece, anche se solo per una settimana o un giorno, sarebbe stato in ogni caso amore. Perché io vivo le cose intensamente, profondamente, o come un pollicione o come un cuore palpitante. Le faccine-sorrisetto sono tempo sprecato e non vissuto.
Qualcuno un giorno mi ha detto “non puoi combattere contro i tuoi successori” Beh, io aggiungo che non si può combattere neanche contro i propri predecessori.
E quando il predecessore è ancora lì, sempre, vuol dire che ancora non è decaduto e che non c’è spazio per nessuno, se non per delle distrazioni da faccina con il sorrisetto finto.
Io, come molte di voi, mi sono fatta parecchio male nella vita, perché mi lancio, perché vivo intensamente le emozioni e non me ne pento.
E mai, mai mi accontenterò di una faccina-sorrisetto. In nessun ambito. E anche se fa male, se il tipo faccina-sorrisetto lo aspettavate da anni, lasciatelo andare. Evidentemente e banalmente non era la persona che stavate aspettando.
Lo so, continuate a pensare che lo sia. Lo so. Ci vuole un po’ di tempo. Ma passerà. Una cosa sola è certa, passerà. Ed è lui e solo lui che ha perso una grande occasione per essere felice.