Categoria: Credevo fosse amore invece era un backup

“A lei che sa capirti come sei”

Spesso molto spesso le persone godono dei frutti che altri hanno coltivato, hanno fatto crescere, hanno curato e amato affinché divenissero degli splendidi frutti! Nel caso specifico e in generale, capita di lottare, soffrire, metterci l’anima per stare vicino a qualcuno, per sostenerlo, per amarlo…e poi…improvvisamente questo qualcuno mette in

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Il giorno in cui il mio amore stava morendo

È indelebile dentro di me quella sensazione. Piansi, molto. Sua sorella mi avesse chiamato per dirmi che lui stava morendo, ma che il peggio era passato. Chiusi la chiamata e scoppiai a piangere, disperata. Il dolore, la paura, la disperazione…tutto quello che aveva provato lui quella notte lo sentii anche

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Tieniti pronta che a breve ti porto il libro!

In altre parole parliamo di chi si brucia la schiena facendo i castelli di sabbia. A tutti noi sarà capitato, con grande entusiasmo, di metterci lì con secchietti, palette, rastrelli, colorate formine di plastica con le sembianze di granchietti, pesciolini e stelline. Soprattutto stelline. E pesciolini. Anche pesciolini. Con grande

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Domani è un altro giorno…si vedrà

La musica è sempre terapeutica, questo si dice, anche quando ci fa piangere disperati come la playlist di Claudio Baglioni che consigliavo nell’articolo Credevo fosse amore invece era un backup Pianti, sorrisi, comunque smuove l’animo, la testa e il corpo! Così ho iniziato a fare una selezione delle canzoni nocive,

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Sei una pazza squilibrata?

Squilibrio ormonale. Ci vorrebbe certamente un’endocrinologa (scusate parlo al femminile perché ho sempre incontrato donne fin dal mio primo squilibrio ormonale). Descrivere qui il sistema endocrino e tutto il suo funzionare, muoversi, creare disfare e quant’altro sarebbe impossibile se non fuori luogo, ma diciamo che, chi più chi meno, tutti

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“C’era una volta l’amore ma ho dovuto ammazzarlo”

Questo il titolo di una romanzo definito egocentrico, disordinato, eclettico, rabbioso. L’autore Efraim Medina Reyes è uno scrittore colombiano, giornalista, drammaturgo, sceneggiatore, regista, musicista e chi più ne ha più ne metta! Il titolo sembra assurdo, ma quanti di noi non hanno ammazzato qualche amore nella loro vita? “Non sono sempre

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Il mio tempo è contingentato, ora ancora di più per via dell’aerosol.

E’ risaputo che per fare la terapia con aerosol i malcapitati prendono mesi di malattia a volte anche un’aspettativa se il problema “occlusale” non si risolve facilmente. D’altronde quei dieci/quindici minuti di esalazioni portano via non solo tempo, ma tanta energia. Questa una delle tante frasi che mi sono sentita

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Hai bisogno di qualcuno che ti capisca, io non ci riesco più. Io invece t’ho sgamato!

Il nostro eroe mi ha scritto “Hai, forse, bisogno di un medico capace, o di qualcuno che ti capisca, io non ci riesco più….” I soliti puntini del cavolo e il “non mi capisce più”. Come se mi avesse capito mai. Non capisce il mio amore, non capisce che se

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